visto per missione criticità

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Mauri.Clara
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visto per missione criticità

Messaggio da Mauri.Clara » mer gen 10, 2018 6:53 pm

Un cittadino libico é entrato in Italia il 01/10/2017 con visto di tipo C, MULT , valido per l'Italia dal 22/09/2017 al 21/09/2018 , durata del soggiorno 90 gg, annotazioni : MISSIONE.
Un suo connazionale che lo ha accompagnato al nostro ufficio ha spiegato che in Libia da gente armata é statp spinto sotto un mezzo corazzato senza nesuna ragione; é stato ricoverato alcuni mesi in Libia: ha il braccio destro completamente lesionato ha perso il nervo; poi è riuscito ad arrivare in Tunisia dove ha ottenuto presso la nostra Ambasciata il visto di cui sopra.
Il cittadino libico di origine ma italiano dalla nascita che ha fatto da interprete accompagnandolo dice che il visto é un visto di cortesia per dargli la possibilità di entrare in Italia per avere assistenza sanitaria e sincerarsi se può recuperare la funzionalità del braccio destro o almeno non comprometterla ulteriormente.
In questura hanno spiegato che poichè non ha fatto la dichiarazione di presenza negli otto giorni dall'ingresso e poichè il visto é scaduto da alcuni giorni non si può fare nulla.
Credo che la situzione di questo cittadino libico sia complessa da un punto di vista normativo, ma dal punto di vista della situzione obiettiva in cui si trova credo che sarebbe auspicabile che possa inoltrare una domanda di protezione internazionale.
Non può per ora ritornare in Libia; se poi la situzione in Libia in un lontano futuro cambierà potrà ritornare nel suo paese
La questura osserva che é venuto dalla Tunisia e non dalla Libia e che quindi può tornare in Tunisia.
Potete dare qualche consiglio?
Aggiungo che abita in una casa in comodato gratutito e che la proprietaria della casa ha presentato denuncia all'ufficio anticrimine della Questura come previsto dalla legge.
Aggiungo: con un visto per missione di soli tre mesi come poteva chiedere un permesso di soggiorno?

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adirmigranti
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Re: visto per missione criticità

Messaggio da adirmigranti » gio gen 11, 2018 10:53 am

Salve,
data la non frequente casistica in questione conviene partire da alcune considerazioni sul visto per missione come definito nell'allegato A del Decreto del Min. Esteri, 11 maggio 2011, n. 850, "Definizione delle tipologie dei visti d'ingresso e dei requisiti per il loro ottenimento":

"9. Visto per "missione" (V.S.U. o V.N.) Il visto per missione consente l'ingresso in Italia, ai fini di un soggiorno di breve o lunga durata, a tempo determinato, allo straniero che per ragioni legate alla sua funzione politica, governativa o di pubblica utilità debba recarsi in territorio italiano.
Hanno accesso a tale categoria di visto gli stranieri che rivestano cariche governative o siano dipendenti di pubblica amministrazione, di enti pubblici, o di Organizzazioni internazionali, inviati in Italia nell'espletamento delle loro funzioni, ovvero i privati cittadini che per l'importanza della loro attività e per gli scopi del soggiorno possano ritenersi di pubblica utilità per le relazioni tra lo Stato di appartenenza e l'Italia.
Il visto per missione può essere rilasciato anche in favore di giornalisti corrispondenti ufficiali da accreditare in Italia. In tal caso, le richieste di visto dovranno essere avanzate per le vie diplomatiche, e la concessione del visto e' in ogni caso subordinata all'acquisizione del preventivo nulla osta del Ministero degli affari esteri, Servizio Stampa.
Analogo visto per missione può essere rilasciato agli stranieri componenti lo stretto nucleo familiare convivente del titolare, anche quando quest'ultimo sia esente dal visto.
"
http://www2.immigrazione.regione.toscan ... 1;850#ann1

Rispondendo quindi alla sua domanda finale, no, in questo caso non avrebbe potuto chiedere un permesso di soggiorno essendo il visto rilasciato di breve durata.

Dall'altro lato, pur essendo entrato per missione, avrebbe dovuto in ogni caso rilasciare la dichiarazione di presenza (ovviamente in assenza di timbro di ingresso alla frontiera italiana, ovviamente) da un lato, oltreché lasciare il territorio italiano entro i 90 gg. di cui al visto se l'ingresso fosse stato effettivamente per missione. Dall'altro lato certamente avrebbe potuto chiedere protezione internazionale già al momento dell'ingresso in Italia, ben potendo in ogni caso presentare adesso tale richiesta.

Non siamo in grado di consigliare altro che dichiarare al momento della presentazione del C3 (mod. di richiesta protezione internazionale, v. allegato) quanti più dettagli possibili sulla propria storia, in particolare in merito alle vicende che lo hanno portato dalla Libia alla Tunisia e infine in Italia e quindi ai motivi che lo spingono a non poter rientrare nel proprio paese così come nel paese di provenienza.

Cordialmente
Allegati
Modello_C3.pdf
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Mauri.Clara
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Re: visto per missione criticità

Messaggio da Mauri.Clara » gio gen 11, 2018 11:34 am

ringrazio a nome dell'utente

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