Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Mauri.Clara
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Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da Mauri.Clara » mar nov 07, 2017 1:40 pm

Una cittadina albanese titolare di permesso per residenza elettiva al suo secondo rinnovo ( più precisamente ha ritirato ora il suo secondo permesso per residenza elettiva) e di un assegno di invaliditgà civile e accompagnamento per invalidità al 100% si é rivolta all'asl per rinnovare l'assistenza sanitaria dopo avere ritriato il suo permesso e le é stato detto che deve pagare l'assistenza sanitaria avendo un permesso per residenza elettiva.
L'utente ha evidenziato all'asl che con il precedente permesso sempre per residenza elettiva le era stata rinnovata l'iscrizione al sistema sanitario senza che le fosse chiesto di pagare l'iscrizione al sistema sanitario.
L'Asl ha commesso un errore in precedenza o sta commettendo un errore ora?
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Aggiungo altre notizie sul caso che forse possono essere d'aiuto per una vostra più puntuale consulenza.
La cittadina albanese titolare attualmente di assegno di invalidità e accompagnamento é affetta dalla nascita da grave menomazione infatti é nata senza gli arti inferiori ( o meglio le anche erano compromesse e arti solo fino al ginocchio).
Venuta in Italia con permesso per salute dall'Albania, permesso che le ha consentito di avere le prime protesi e anche di essere curata, non é riuscita successivamente a riavere un permesso per salute, pur abitando con sua sorella e la famiglia di lei.
Nel 2009 divenne nuovamente regolare con la regolarizzazione (come potete vedere nello storico contributivo dell'INPS). Fu assunta inizialmente da un cugino e poi dalla sorella.
In occasione della richiesta di assegno di invalidità, l'INPS spiegava alla sorella che non poteva essere assunta da lei; la sorella i primi anni aveva il cognome del marito, poi essendo divorziata ha ripreso il suo cognome e quindi il legame parentale con la sorella é evidente.
Nella primavera del 2013 la sorella in seguito alle informazioni dell'INPS, anche se il patronato sosteneva che poteva continuare a mantenere assunta la sorella, ha chiuso il rapporto di collaborazione familiare.
L'invalida di cui parliamo dal 2009 (forse di fatto 2010) fino ad agosto 2014 é stata titolare di permesso per lavoro subordinato.
Dal 2014 é titolare di un permesso per residenza elettiva.
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Chiedo:
- l'iscrizione volontaria al SSN é corretta oppure ha diritto all'iscrizione in quanto prima lavoratrice e poi titolare di un permesso per residenza elettiva in riferimento alle indennità INPS che percepisce?
- se fosse l'iscrizione volontaria fosse necessaria come si concilia con le indennità INPS?
- se fosse necessaria poiché si tratta di una tassa annuale e quindi pagandola ora dovrebbe ripagarla a gennaio, se rinunciasse all'assistenza sanitaria per due mesi ( ovviamente con problemi essendo invalida) e poi pagasse l'iscrizione volontaria a Gennaio 2018 quali ripercussioni sull'indennità INPS?
- poiché la sorella ha acquisito la cittadinanza italiana sarebbe stato più tutelante chiedere un permesso per famiglia ma ex art 19 del TU?
Auspico per queste due coragiose donne albanesi che la sorella possa velocemente imparare l'italiano in modo sufficiente per potere fare il test e passare ad un PSE per soggiornanti lugo periodo UE.
-fra poco raggiungerà i 10 anni di residenza potrà chiedere la cittadinanza italiana solo con le sue indennità INPS?

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adirmigranti
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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da adirmigranti » ven nov 17, 2017 9:05 am

A dire il vero la situazione che ci rappresenta appare particolarmente complessa.
Innanzitutto sarebbe interessante capire come l'interessata si sia vista accordare una pensione di invalidità e l'accompagnamento sulla base del permesso per residenza elettiva. In secondo luogo (non per importanza), su quale base la Questura abbia rilasciato il permesso per residenza elettiva (immaginiamo) convertendo quello per lavoro subordinato.

La questione è dirimente ai fini dell'iscrizione al SSN, dato che qualora il permesso per residenza elettiva sia rilasciato in conversione del precedente "al lavoratore che cessa l'attività lavorativa e fruisce in Italia di una pensione di vecchiaia o di anzianità o di una pensione da invalidità da lavoro ovvero al familiare che percepisce una pensione da superstite ovvero a chi percepisca comunque una pensione di invalidità civile o una pensione sociale", l'iscrizione sarà obbligatoria.
L'iscrizione volontaria (quindi a pagamento) è infatti riservata a coloro che hanno il permesso corrispondente all'ingresso per residenza elettiva (che ha evidentemente altri requisiti rispetto al caso della conversione di cui sopra)
al link sottostante l'Accordo Stato Regioni del 20.12.2012 al cui allegato A riporta le "Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l'assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle regioni e province autonome italiane"
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/ ... 3A00918/sg

Sarà ns. cura segnalare alla Regione Toscana l'esigenza di aggiornare le proprie linee guida in cui non si fa riferimento alla doppia casistica, nonostante nell'introduzione si affermi "Il presente documento, che recepisce anche l'Accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2012, può contribuire efficacemente a ridurre la soggettività interpretativa delle regole per l'accesso alle prestazioni sanitarie":
http://www2.immigrazione.regione.toscan ... it2014.pdf

Dato però che la sorella è cittadina italiana e data la convivenza con l'interessata (debbono ovviamente risultare dallo stesso stato di famiglia, sulla base dei propri estratti di nascita), ci sembra assai più semplice chiedere alla questura il rilascio della carta di soggiorno in qualità di familiare convivente del cittadino UE: in questo senso l'interessata riceverà una carta di soggiorno di 5 anni e potrà iscriversi tranquillamente sulla base di tale condizione al SSR (iscrizione obbligatoria).

Per quanto riguarda la richiesta di naturalizzazione: sicuramente non sarà sufficiente la dimostrazione della pensione percepita dall'INPS motivo per il quale alle sezioni 18 e 19 del modulo di richiesta dovranno essere inseriti i dati della sorella e i redditi degli ultimi 3 anni della stessa.
Se da un lato con la richiesta di carta di soggiorno in qualità di familiare di cittadino UE si bypassa la questione test di italiano, certamente ai fini della richiesta di naturalizzazione (e della positiva risposta, data la discrezionalità della P.A proprio in merito all'integrazione socio-economica) è auspicabile che l'interessata si iscriva ad un corso di italiano e raggiunga quanto meno il livello A2, ovvero il livello elementare del quadro comune europeo di riferimento ("comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono uno scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita, dell'ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati").

Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordialmente.

Mauri.Clara
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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da Mauri.Clara » ven nov 17, 2017 5:51 pm

Come già precisato nel precedente quesito, l' utente in oggetto é passata da un permesso per lavoro subordinato ad un permesso per residenza elettiva. Per i motivi sopra esposti l'utente aveva un permesso per lavoro;poiché l’INPS riteneva che non poteva avere un contratto di lavoro con la sorella ,é stato chiuso il rapporto di lavoro; mentre lavorava subì due importanti interventi chirurgici : la domanda di assegno di invalidità introdotta mentre lavorava é arrivata a buon fine due anni dopo ovviamente con riconoscimento degli arretrati; é passata per un anno ad un permesso per attesa occupazione e quindi ad un permesso per residenza elettiva di due anni e da pochi giorni ha ritirato il secondo permesso per residenza elettiva; avendo ormai 5 anni consecutivi di regolare presenza (in realtà ha avuto anche un permesso per salute ma poi c’è stato un periodo di interruzione) avrebbe potuto chiedere un PSE lungo soggiornanti UE, non essendo ancora in grado ancora in grado si superare il test di italiano, si è optato per un rinnovo sempre per residenza elettiva, nell’attesa di chiedere appena possibile un PSE lungo soggiornanti.

Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria mi sembra che mi confermiate che avendo avuto in precedenza un permesso per lavoro ha diritto all’iscrizione al sistema sanitario anche se titolare di PSE per residenza elettiva.

Per quanto riguarda invece la possibilità di chiedere una carta di soggiorno ex Dlgs 30/2007 in quanto conviente con la sorella italiana ritenevo che in base al Dlgs 30/2007 possono chiedere una carta di soggiorno i famigliari non UE di cittadini UE intesi solo in senso ascendente e discendente e non i collaterali.
Invece mi sembra che voi affermiate che può chiedere una carta anche la sorella di cittadino comunitario: potete chiarirmi?

Non capisco invece perchè parlando di cittadinanza mi segnaliate la necessità di dimostrare la conoscenza della lingua italiana : finora mi sembra che la Pefetttura non verifichi mai se un cittadino non UE, che sta depositando la domanda di cittadinanza, conosce la lingua italiana almeno al livello A2;se invece mi avete segnalate questo non perché la conoscenza della lingua italina sia un obbligo ma come un'opportunità da perseguire, sono piemnamente convinta e con me anche gli utenti sono convinti: purtroppo è stato l'handicap grave che ha creato e crea un ostacolo unitamente all'impossibilità per la sorella di accompagnarla in carrozzina al corso di italiano; i figli della sorella orrmai cittadini italiani in parte sono già diplomati e inseriti nel mondo del lavoro.

Ringrazio

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adirmigranti
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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da adirmigranti » ven nov 24, 2017 3:33 pm

Le confermiamo esattamente che la residenza elettiva nel caso di specie, ovvero conversione da lavoro, comporta l'iscrizione obbligatoria. Non sappiamo però come possa comportarsi la ASL di Massa per cui sarebbe bene chiedere per iscritto e ottenere una risposta per iscritto alla questione. Consigliamo di fare riferimento alla linee guida nazionali, dato che le regionali non prendono in considerazione la distinzione fra i due casi di residenza elettiva.

Ai fini della carta di soggiorno: lei fa riferimento ai familiari di cui all'art 2 del D.lgs. 30/2007; il successivo art. 3, c. 2 afferma però:
"(...) Senza pregiudizio del diritto personale di libera circolazione e di soggiorno dell'interessato, lo Stato membro ospitante, conformemente alla sua legislazione nazionale, agevola l'ingresso e il soggiorno delle seguenti persone:
a) ogni altro familiare, qualunque sia la sua cittadinanza, non definito all'articolo 2, comma 1, lettera b), se è a carico o convive, nel paese di provenienza, con il cittadino dell'Unione titolare del diritto di soggiorno a titolo principale o se gravi motivi di salute impongono che il cittadino dell'Unione lo assista personalmente;
"
Vista la situazione dell'interessata diremmo che il suo caso possa ampiamente rientrare nella previsione relativa ai motivi di salute e alla necessità di assistenza da parte della sorella.

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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da Mauri.Clara » ven nov 24, 2017 4:46 pm

Vi ringrazio per l'importante precisazione sul D. Lgs 30/2007 che era sicuramente applicabile nel nostro caso; infatti la sorella invalida percepisce non solo l'assegno di invalidità civile ma anche l'accompagnamento quindi complessivamente in un anno percepisce 9600 euro.
Colgo quindi l'occasione per chiedere se questo reddito da assegno sociale e da accompagnamento può essere da solo sufficiente per inoltrare la domanda di cittadinanza.
Nella riposta alla mia prima consulenza mi avevate precisato che sarebbe stato necessario integrare con eventuale reddito della sorella italiana con cui convive.
Comunque affronteremo prima il problema del permesso per residenza elettiva e del diritto all'assistenza sanitaria e poi chiederemo il rilascio della carta ex D.lgs. 30/2007.
Nel frattempo quando avrà 10 anni di residenza potrà anche chiedere la cittadinanza italiana.

Per quanto riguarda i diritti discendenti con il legame parentale (sorella di cittadina italiana e con lei convivente) purtroppo nel certificato della sorella il nome della madre differisce per una lettera dal nome della madre indicato nel certificato di nascita della sorella; anche se il certificato familiare é ok.
Quindi corretto l'errore del certificato di nascita non appena possibile chiederemo la carta ex D.lgs. 30/2007 e vi ringrazio a nome dell'utente.

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adirmigranti
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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da adirmigranti » ven nov 24, 2017 5:22 pm

Gent.ma Mauri,
valuti lei se è il caso che la signora inoltri la domanda di cittadinanza: l'istanza può essere inoltrata sempre e comunque, a prescindere dal possesso del reddito sufficiente (l'esenzione alla spesa sanitaria) così come di qualsiasi altro requisito esplicito nella normativa o determinato dalla prassi creatasi nel corso del tempo, tanto che ogni utente può farlo senza la mediazione di nessuno, semplicemente registrandosi al portale del ministero con una propria e mail e password nella sezione in alto a sx., "registrazione": https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/
Il problema sarà eventualmente la risposta.

Facciamo presente che i redditi per la richiesta di cittadinanza debbono riferirsi ai 3 anni precedenti la presentazione della domanda: anche da questo punto di vista la valutazione sull'esigenza di integrare i redditi del richiedente non possono che spettare a Lei in qualità di sportello di I° livello.

Le chiediamo di aggiornarci in ordine alla risposta della ASL sulla questione iscrizione al SSR, dall'altro lato sarà ns. cura aggiornarLa qualora riuscissimo ad avere dalla Regione Toscana un aggiornamento delle proprie linee guida.

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PSE per residenza elettiva iscrizione volontaria o obbligatoria al SSN

Messaggio da Mauri.Clara » mar dic 05, 2017 7:42 pm

Consultando l'Accordo Stato Regione del 2012 non sono riuscita a trovare in modo sufficientemente chiaro il diritto per i cittadini NON-UE titolari di permesso per residenza elettiva , che discende però da un permesso per lavoro, il diritto dicevo all'assistenza sanitaria obbligatoria e non su base volontaria.
Il riferimento da me trovato leggendo l'Accordo del 20/12/2012 é ai titolari di PSE per residenza elettiva con pensione contributiva; l'utente che si é rivolta al nostro ufficio é titolare di assegno di invalidità e di accompagnamento (per la conoscenza del caso si rinvia alla precedente richieta di consulenza da noi inviata).
L'ASL infine applica le linee guida regionali che su questo punto sono lacunose, come già da voi evidenziato.

Purtroppo non é possibile fare richiesta di rilascio di carta di soggiorno ex DLGS 30/2007 a carico della sorella cittadina italiana, perchè in questo momento lavora saltuariamente per difficoltà di salute intervenute.

Potete precisare più dettagliatamente il riferimento normativo ?
Temo anche che si possa innescare un procedimento scorretto optando per l'assistenza volontaria, percependo l'interessata una indennità INPS per invalidità riconosciuta al 100%.
Ringrazio è urgente perchè ovviamente l'utente ha necessità di controlli sanitari frequenti.

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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da adirmigranti » gio dic 07, 2017 11:55 am

Come può vedere abbiamo accorpato il nuovo messaggio nell'argomento precedente, per il futuro le chiediamo di mettere in coda questioni inerenti a quesiti già posti.

Per quel che riguarda i riferimenti normativi: http://www2.immigrazione.regione.toscan ... 1837&norme
Come vedrà però sia l'art 34 del T.U. che il 42 del regolamento di attuazione non le saranno di aiuto nel caso in questione, anzi diremmo che alla luce di una interpretazione letterale e decontestualizzata di tali norme, non si può che concludere che ha ragione la ASL.

In conclusione non possiamo far altro che ripeterLe (e non ci stancheremo di farlo anche se ci rivolgesse ogni giorno un analogo quesito) quanto già le abbiamo indicato ovvero che "sarebbe bene chiedere per iscritto e ottenere una risposta per iscritto alla questione."

Dall'altro lato sarebbe da capire con la Questura su quale base abbiano proceduto alla conversione da lavoro subordinato al permesso per residenza elettiva visto che l'interessata non è titolare di una pensione contributiva...

Visto quanto sopra le chiediamo di aggiornarci sulla questione SOLO E SOLTANTO sulla base di risposte ufficiali da parte della ASL e/o della Questura.
Nel ringraziarLa in anticipo, cordiali saluti

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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da Mauri.Clara » mer gen 10, 2018 7:10 pm

riprendendo in esame i quesiti in oggetto ho contattato l'usl e mi sembra opportuno inoltrare un quesito scritto in considerazione del fatto che le linee guida regionali non introducono elementi che tengano conto dei diversi titpi di permessi per residenza elettiva.

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Re: Residenza elettiva per assegno di invalidità: iscrizione al SSR e quesiti vari

Messaggio da Mauri.Clara » lun feb 12, 2018 8:05 pm

Contattata finalmente l'usl con quesito scritto mi hanno risposto quanto segue:
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la Delibera Regionale 1139/2014 seppur non rubrica la tipologia "residenza elettiva per possessore di pensione", nel recepire le linee guida nazionali (che invece lo riportato con dicitura "residenza elettiva con titolarita' di pensione contributiva italiana") indicano una più generica tipologia di "straniero non in possesso di titolo di soggiorno di cui ai motivi rubricati, ma che presenta idonea documentazione di versamento dei contributi in Italia".

Pertanto il titolare di residenza elettiva che DIMOSTRA di essere titolare di pensione contributiva (da lavoro) in Italia essendo normalmente soggetto a ritenute e contributi italiani è ISCRIVIBILE OBBLIGATORIAMENTE AL SSN.
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ne caso in questione l'utente 62enne percepisce assegno di invalidità e accompagnamento;non ha una pensione contributiva anche se ha avuto per alcuni anni dei contributi versati all'INPS.
Se non ha diritto all'assicurazione obbligatoria come mi sembra di dovere dedurre può chiedere chiedere l'iscrizione volontaria, l'interessata non può rimanere senza assiassistenza sanitaria.
Cosa significa idonea documentazione dei contributi versati?

Vi ringrazio

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