PSE per assistenza minore ripetuti rinnovi

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Mauri.Clara
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PSE per assistenza minore ripetuti rinnovi

Messaggio da Mauri.Clara » lun feb 11, 2019 6:00 pm

Una cittadina NON UE rientrata in Italia nel 2012 con il figlio di anni 8, ha ottenuto un PSE per assistenza minore dal Tribunale di Genova nel 2014 che ha consentito alla madre di trattenersi in Italia con il figlio fino al 2016; in seguito ad una seconda istanza di autorizzazione a permanere in Italia ai sensi dell'art.31, comma 3 del Dlgs 286/1998 il Tribunale dei minori di Genova ritenendo che sussistevano ancora le condizioni che avevano fatto rilasciare il permesso di soggiorno nel 2014 autorizzò la madre a trattenersi in Italia fino a luglio 2018, per assistere il figlio. A luglio è stata presentata una terza istanza: a gennaio 2019 il Tribunale dei minori ha convocato le parti e ha considerato la sua perplessità in merito all'utilizzo dell'art.31 per consentire alla madre e al figlio di rimanere nel territorio italiano: la motivazione è che la concessione di due permessi consecutivi derivanti dall'art.31 é considerata inusuale.
Osservo che il ragazzo risulta bene inserito e frequenta con buoni risultati la scuola sta frequntando il liceo scientifico; la madre lavora da sempre come badante e anche ora sarebbe volentieri assunta da una famiglia se le fosse rilasciato il permesso di soggiorno. La madre é rimasta vedova nel 2007 quando il marito fu ucciso dal suocero in seguito ad una lite. Titolare in Italia nel 2005 di PSE per motivi di lavoro, non riuscendo il marito a regolarizzare la sua presenza in Italia dove era nato il loro primogenito per tenere unita la famiglia preferì rientrare con il marito e con il figlio in Albania, dove invece purtroppo divenne vedova; quando il suocero uscì dal carcere la signora ritenne più tutelante per il figlio ritornare in Italia dove vivono anche le sorelle, con le loro famiglie. QQui il figlio ha vissuto con la madre mentre svolgeva il suo lavoro di badante ed ha trovato anche un ambiente famiglaire idoneo a superare il trauma subito nella prima infanzia, essendo ivi residenti anche gli zii e i cugini.

Sembra strano che si debba consigliare come soluzione che il figlio potrebbe continuare a vivere in Italia fino alla maggiore età proseguendo gli studi appoggiandosi agli zii; gli zii hanno già il loro carico famigliare ed é la madre il punto di riferimento affetivo per il figlio. Ed é la madre che con il suo lavoro può assicurare al figlio il necessario aiuto economico per il suo mantenimento e per il proseguimento degli studi.
Infine il figlio che é nato nel nostro comune nel 2004, nel 2005 per scelta dei genitori (come sopra precisato ) é rientrato in Albania con i genitori stessi, dove é rimasto fino al 2012 quando la madre ha deciso di rientrare in Italia.

Chiediamo cortesemente se é così eccezionale avere una proroga che consenta alla madre di restare in Italia per assistere il figlio.
Inoltre preciso che in attesa della convocazione del Tribunale, che diversamente dalla seconda istanza ha tardato a venire (l'istanza é stata depositata a luglio 2018 e la convocazione é stata in gennaio con le perplessità espresse dal giudice sopra elencate) la madre non ha presentato una richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno e quindi madre e figlio sono con il permesso di soggirono scaduto senza una richiesta di rinnovo da luglio 2018.
Mi sembra che sia stata fatta una scelta sbagliata credo che sarebbe stato più opportunoo depositare la richeista di rinnovo che ritengo che la Questura avrebbe poi tenuto in sospeso fino al pronunciamento del Tribunale dei minori.
Mi potete precisare anche questo se era corretto inoltrare una richiesta di rinnovo oppure se é stato corretto attendere la decisione del Tribunale?
Preciso che ha influenzato negativamente questo caso una condanna a 4 mesi di reclusione pena sospesa, che la madre ha subito in seguito a denuncia per abbandono di incapace ( abbandono non del figlio,ma dell'assistita) purtroppo é stata coinvolta in una disputa famigliare divenendone capro espiatorio; le testimonianze di famigliari vicini medici .. sono tutte a favore della signora . La sentenza è stata appellata.
Questa estate scadeva il permesso e si attendeva l’esito di una udienza, il processo si è concluso a novembre. Sembrava opportuno attendere la relazione del tutore dell’assistita che è diventato poi l’avvocato della medesima per inoltrare l’istanza di proroga di permanenza della madre in Italia. Relazione positiva
Sembra che il Tribunale dei minori non sia stato influenzato da questa vicenda; semplicemente ritiene il giudice che sia del tutto eccezionale consentire ulteriori rinnovi ex art.19.
E’ su questo punto che chiedo il vostro parere e sulla mancata richiesta di rinnovo del PSE.
Purtroppo ho dovuto descrivere il caso per evitare di rendere la mia richiesta troppo generica
Preciso ancora che forse se non ci fosse stata questa denuncia che poi si è conclusa con una condanna, l’istanza sarebbe stata inoltrata prima; tuttavia l’istanza al Tribunale dei minori è stata inoltrata nei termini dovuti.

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adirmigranti
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Re: PSE per assistenza minore ripetuti rinnovi

Messaggio da adirmigranti » mar feb 12, 2019 11:38 am

Gent.ma Mauri,
l'art. 31, comma 3, del T.U. afferma espressamente:
"Il Tribunale per i minorenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell'età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano, può autorizzare l'ingresso o la permanenza del familiare, per un periodo di tempo determinato, anche in deroga alle altre disposizioni del presente testo unico. L'autorizzazione è revocata quando vengono a cessare i gravi motivi che ne giustificano il rilascio o per attività del familiare incompatibili con le esigenze del minore o con la permanenza in Italia."

E' quindi chiaro da un lato che è il Tribunale dei minori che deve fare certe valutazioni, sulla base della relazione dei servizi sociali e di tutte le informazioni fornite dall'interessata con il ricorso stesso, dall'altro lato che il ns. ordinamento non tutela le scelte della madre extracomunitaria sulla base di volta in volta di quale sia il luogo migliore dove far crescere e studiare il figlio.

In merito a quanto da lei affermato "Mi sembra che sia stata fatta una scelta sbagliata credo che sarebbe stato più opportunoo depositare la richeista di rinnovo che ritengo che la Questura avrebbe poi tenuto in sospeso fino al pronunciamento del Tribunale dei minori." le ricordiamo che il permesso ex art. 31, c. 3, essendo rilasciato sulla scorta del decreto del tribunale che autorizza "la permanenza del familiare per un periodo di tempo determinato (...) in deroga alle altre disposizioni del presente testo unico", non può essere rinnovato per via amministrativa recandosi in questura come si fa con i permessi di soggiorno "normali". Da questo punto di vista nient'altro poteva esser fatto che non richiedere una nuova autorizzazione al Tribunale di Minori, attendendo per l'appunto che lo stesso esprimesse una valutazione tenendo presente che tale autorizzazione può essere revocata "quando vengono a cessare i gravi motivi che ne giustificano il rilascio o per attività del familiare incompatibili con le esigenze del minore o con la permanenza in Italia", il che significa anche che potrà non essere concessa nuovamente sulla base di tali circostanze.

Non sapendo cosa aggiungere
Cordialmente

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