Cittadino extra comunitario minorenne senza documenti
Inviato: mer mar 18, 2020 4:34 pm
Salve,
Vorrei porre alla vostra attenzione il seguente caso. Si è rivolto allo sportello di 1° livello un cittadino senegalese, di 17 anni, sprovvisto di documenti. Ha con sé soltanto il certificato di nascita del Senegal ed è iscritto al 1° anno della scuola secondaria superiore.
In Italia è presente il padre del ragazzo, che è regolarmente soggiornante, in quanto titolare di un permesso per richiesta asilo, e in attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato alle Sez. Spec. a fronte del diniego della protezione stabilito dalla CT. La madre del ragazzo, invece, si trova in Francia.
Poiché il ragazzo diventerà maggiorenne il prossimo anno, ci si chiede quale sia la strada migliore da percorrere, tra il permesso per minore età e la richiesta di protezione internazionale, al fine di una regolarizzazione “stabile” del ragazzo, soprattutto considerando i tempi e l’aleatorietà dell’eventuale domanda di protezione.
Inoltre, ci si chiede anche se il padre del ragazzo possa essere esposto a qualche forma di responsabilità: egli, infatti, sebbene il figlio sia in Italia da due anni, oltre a provvedere all’iscrizione scolastica, non si è mai attivato ai fine della sua regolarizzazione.
Grazie per la Vostra attenzione,
Vorrei porre alla vostra attenzione il seguente caso. Si è rivolto allo sportello di 1° livello un cittadino senegalese, di 17 anni, sprovvisto di documenti. Ha con sé soltanto il certificato di nascita del Senegal ed è iscritto al 1° anno della scuola secondaria superiore.
In Italia è presente il padre del ragazzo, che è regolarmente soggiornante, in quanto titolare di un permesso per richiesta asilo, e in attesa di conoscere l’esito del ricorso presentato alle Sez. Spec. a fronte del diniego della protezione stabilito dalla CT. La madre del ragazzo, invece, si trova in Francia.
Poiché il ragazzo diventerà maggiorenne il prossimo anno, ci si chiede quale sia la strada migliore da percorrere, tra il permesso per minore età e la richiesta di protezione internazionale, al fine di una regolarizzazione “stabile” del ragazzo, soprattutto considerando i tempi e l’aleatorietà dell’eventuale domanda di protezione.
Inoltre, ci si chiede anche se il padre del ragazzo possa essere esposto a qualche forma di responsabilità: egli, infatti, sebbene il figlio sia in Italia da due anni, oltre a provvedere all’iscrizione scolastica, non si è mai attivato ai fine della sua regolarizzazione.
Grazie per la Vostra attenzione,