Visto C MULT 90 turismo fam UE gratis varie
Inviato: sab nov 23, 2019 4:07 pm
Il coniuge straniero di cittadina italiana ha ottenuto il visto C MULT ; validità 1 anno; visto rilasciato per turismo a famigliare di cittadino UE e quindi gratis; ha ottenuto il visto di cui aveva diritto.
Vi ho esplicitato quanto sopra per introdurre il mio quesito e potere rispondere correttamente alla moglie italiana.
Dopo l'ingresso il coniuge si presenterà in Questura per chiedere una carta ex Dlgs 30/2007.
I tempi per presentarsi in questura per il fotosegnalamento sono circa di due mesi.
Ma se avesse il coniuge straniero necessità di rientrare nel proprio paese per un breve periodo prima del fotosegnalamento potrebbe?
(osservo che ovviamente sarebbe sempre nei 90gg dall'ingresso in Italia).
Sicuramente dopo il fotosegnalamento non potrà allontanarsi dall'Italia perché sicuramente saranno trascorsi più di 90 gg dal suo ingresso.
In secondo luogo qualora fosse possibile uscire prima del fotosegnalamento al suo reingresso la data da da prendere in considerazione per contare i 90gg sarebbe quella del primo ingresso? Infine sarà la data del primo ingresso quella che dovrà dichiarare alla Questura il giorno del fotosegnalamento.
Se invece non chiedesse l'appuntamento in questura e uscisse dall'Italia e rientrasse nel suo paese facendo più volte questo viaggio sarebbe possibile purchè si rimanga nel periodo di validità del visto? e comunque i periodi di permanenza in Italia non dovrebbero superare i 90 giorni
ritengo.
Commento che non mi sono mai trovata in questa situazione perchè gli stranieri famigliari di cittadini comunitari (più spesso di italiani)come definiti dall'artr.2 del Dlgs 30/2007 quando entrano in Italia si precipitano a prendere l'appuntamento in Questura e poi aspettano "pazientemente" il rilascio del permesso o della carta ex Dlgs 30/2007
Tuttavia chiedendomi questa cittadina italiana cosa significa "MulT" e perchè è riportato a fianco della data di scadenza del visto 90 ho preferito inoltrare a voi il quesito.
Di solito spiego ai cittadini italiani che vogliono ricongiungere i loro famigliari extracomunitari ( sempre come definito dall'art.2) che se il famigliare vuole venire per turismo dovrà pagare l'assistenza sanitaria e il famigliare dovrà fare una garanzia se invece il famigliare extracomunitario viene per vivere con il coniuge/ figlio italiano non deve fare nessuna garanzia nè polizza assicurativa perché entrato in Italia é subito acarico del famigliare come chiarisce la lettera infomativa per i famigliari dei cittadini dell'Unione che compare nel portale visti del MAE.
Io in realtà temo che il cittadino straniero in questione avrà difficoltà a trattenrsi in Italia in attesa della carta perché nel paese d'origine aveva un' attività o che comunque prima di decidere di rimanere in Italia abbia bisogno di valutare bene la scelta per lui più opportuna,
Credo che in realtà sia possibile questo ma allora ritengo che dovrebbe entrare come turista e sottoscrivere una polizza sanitaria.
Chiedo cortesemente la vostra collaborazione per potere dare le informazioni corrette in termini di legge.
Vi ho esplicitato quanto sopra per introdurre il mio quesito e potere rispondere correttamente alla moglie italiana.
Dopo l'ingresso il coniuge si presenterà in Questura per chiedere una carta ex Dlgs 30/2007.
I tempi per presentarsi in questura per il fotosegnalamento sono circa di due mesi.
Ma se avesse il coniuge straniero necessità di rientrare nel proprio paese per un breve periodo prima del fotosegnalamento potrebbe?
(osservo che ovviamente sarebbe sempre nei 90gg dall'ingresso in Italia).
Sicuramente dopo il fotosegnalamento non potrà allontanarsi dall'Italia perché sicuramente saranno trascorsi più di 90 gg dal suo ingresso.
In secondo luogo qualora fosse possibile uscire prima del fotosegnalamento al suo reingresso la data da da prendere in considerazione per contare i 90gg sarebbe quella del primo ingresso? Infine sarà la data del primo ingresso quella che dovrà dichiarare alla Questura il giorno del fotosegnalamento.
Se invece non chiedesse l'appuntamento in questura e uscisse dall'Italia e rientrasse nel suo paese facendo più volte questo viaggio sarebbe possibile purchè si rimanga nel periodo di validità del visto? e comunque i periodi di permanenza in Italia non dovrebbero superare i 90 giorni
ritengo.
Commento che non mi sono mai trovata in questa situazione perchè gli stranieri famigliari di cittadini comunitari (più spesso di italiani)come definiti dall'artr.2 del Dlgs 30/2007 quando entrano in Italia si precipitano a prendere l'appuntamento in Questura e poi aspettano "pazientemente" il rilascio del permesso o della carta ex Dlgs 30/2007
Tuttavia chiedendomi questa cittadina italiana cosa significa "MulT" e perchè è riportato a fianco della data di scadenza del visto 90 ho preferito inoltrare a voi il quesito.
Di solito spiego ai cittadini italiani che vogliono ricongiungere i loro famigliari extracomunitari ( sempre come definito dall'art.2) che se il famigliare vuole venire per turismo dovrà pagare l'assistenza sanitaria e il famigliare dovrà fare una garanzia se invece il famigliare extracomunitario viene per vivere con il coniuge/ figlio italiano non deve fare nessuna garanzia nè polizza assicurativa perché entrato in Italia é subito acarico del famigliare come chiarisce la lettera infomativa per i famigliari dei cittadini dell'Unione che compare nel portale visti del MAE.
Io in realtà temo che il cittadino straniero in questione avrà difficoltà a trattenrsi in Italia in attesa della carta perché nel paese d'origine aveva un' attività o che comunque prima di decidere di rimanere in Italia abbia bisogno di valutare bene la scelta per lui più opportuna,
Credo che in realtà sia possibile questo ma allora ritengo che dovrebbe entrare come turista e sottoscrivere una polizza sanitaria.
Chiedo cortesemente la vostra collaborazione per potere dare le informazioni corrette in termini di legge.