Il Comune di Firenze dovrà iscrivere all'anagrafe madre e figlia anche se occupanti abusivamente l'immobile presso il quale avevano chiesto la residenza.
“Il Comune, se da un lato aveva valutato positivamente la richiesta di iscrizione sulla base del domicilio, dall’altra aveva sostenuto di non aver potuto procedere a causa dell’atteggiamento ostruzionistico della signora che non avrebbe acconsentito alla presa in carico dei servizi sociali in conformità alla delibera della giunta comunale del febbraio 2016”. La corte di appello non ha dubbi affermando che “è infondata la pretesa del Comune di Firenze di subordinare la concessione della residenza a una preistruttoria da effettuarsi tramite la presa in carico da parte dei servizi sociali”. La delibera “deve essere interpretata quale misura tesa a fornite assistenza in conclamato svantaggio economico”.
La Corte d'Appello di Firenze, richiamando la circolare del Min. Interno del 18 maggio 2015(in allegato) ha riconosciuto che "nei casi di illegittima occupazione dell’alloggio, il cittadino, quale extrema ratio, debba essere iscritto nell’anagrafe della popolazione residente in ragione del superiore diritto all’iscrizione anagrafica dalla quale discendono altri diritti costituzionalmente garantiti”.
Riconosciuto il "superiore diritto alla residenza anagrafica": la sentenza della Corte d'Appello di Firenze
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