OGGETTO: CAMBIO DI COGNOME DI CITTADINA RUMENA A SEGUITO
ATTRIBUZIONE CITTADINANZA ITALIANA.
Espongo il caso :
In data 17.10.2020 il Comune di Scarperia e San Piero notifica il decreto di conferimento della cittadinanza italiana ad una cittadina di origine rumena, residente.
Il Decreto pervenuto dalla Prefettura di Firenze riporta il cognome della Sig.ra da "coniugata", verifico i dati in anagrafe, i quali coincidono con il decreto medesimo.
Come di consueto, convoco la Sig.ra richiedendo l'esibizione dei documenti di rito:
-marca da bollo, attestato di regolarità di soggiorno documento di identità straniera.
In data 5 novembre 2011 la Sig.ra fa il giuramento e viene trascritto il decreto medesimo.
Il giorno successivo si invita la cittadina italiana ad esibire il certificato di nascita originale per la trascrìzione. Il certificato di nascita riporta il cognome da non coniugata, pertanto invito la Sig.ra a verificare se avesse esibito un altro certificato in fase di richiesta di cittadinanza italiana, in quanto quello prodotto era non congruente con il decreto di conferimento della cittadinanza.
Verificato che la Sig.ra non era in possesso di altri certificati ho chiamato la Prefettura per capire il motivo per cui in questo caso il Ministero si fosse comportato diversamente da casi analoghi, nei quali usualmente le generalità delle cittadine straniere vengono modificate in relazione al certificato di nascita.
La Prefettura di Firenze, a seguito verifica, ha inviato una pec al Comune con la quale hanno dichiarato di aver sbagliato il decreto, hanno citato le circolari ministeriali n. 14424 del 23.12.2013 e n. 462 del 18.1.2019, secondo le quali "al conferimento della cittadinanza al cittadino straniero vengono attribuite le generalità così come specificate nell'atto di nascita", pertanto hanno rettificato il decreto indicando la Sig.ra con il cognome antecedente al matrimonio ed hanno invitato l'ufficio di stato civile a riconvocare la medesima per provvedere ad una nuova notifica del decreto e ad un nuovo giuramento.
Trattandosi di una circostanza abbastanza inconsueta chiedo a Codesta spett.le Associazione un consiglio sulle modalità di procedimento.
Grazie.
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ANUSCA ha confermato la tesi prefettizia, allora ci chiediamo:
-dal primo giuramento, al secondo, considerato che il primo giuramento ha prodotto l'effetto giuridico dell'acquisto della cittadinanza italiana dal giorno dopo il giuramento medesimo, come deve essere considerata la cittadina (nuovamente rumena)?
-occorre inviare un avvio di procedimento alla Sig.ra, con il quale viene spiegata la vicenda?
Ed ancora
-la Sig.ra, venuta a conoscenza della questione, ha verbalmente manifestato la volontà
1) di fare ricorso al Comune;
2) di rinunciare alla cittadinanza italiana;
Pertanto quali potrebbero essere i risvolti di simili scelte effettuate da parte della cittadina?
Ed inoltre, esaminando la circolare del Ministero dell'Interno n. 462 del 18.1.2019, citata dalla Prefettura di Firenze emerge anche:"Peraltro...qualora l'ordinamento dello stato di origine non preveda le annotazioni marginali all'atto di nascita, neanche a seguito di atto propulsivo dell'interessato, si potrà consentire la produzione anche dell'atto di matrimonio, dal quale risultino le vicende modificative del cognome originario presente all'atto di nascita e il conseguente "allineamento" delle nuove generalità".
Infatti, la Sig.ra al momento della presentazione dell'istanza di cittadinanza (istanza presenta con il cognome maritale) ha prodotto:
-passaporto con cognome da coniugata
-attestazione di regolarità di soggiorno con cognome da coniugata
-carta d'identità italiana con cognome da coniugata
-atto di nascita privo di annotazioni marginali.
Potrebbe però, se non lo avesse già fatto in fase di richiesta di cittadinanza, esibire -atto di matrimonio dal quale emerge che a seguito di matrimonio ha assunto il cognome maritale.
Il quesito quindi, è volto a richiedere a Codesta Spett.le Associazione se vi sia la possibilità di far rivalutare l'operato della Prefettura di Firenze tenuto conto anche del successivo tenore della suddetta circolare, laddove precisa: "..Si richiama pertanto l'attenzione su siffatte indicazioni operative, destinate a garantire sin dall'avvio del procedimento l'individuazione delle corrette generalità dei richiedenti, nell'auspicio che la loro attuazione possa evitare impropri interventi correttivida parte di codeste Prefetture, delle Rappresentanze Consolari e degli Ufficiali di Stato Civile sui decretidi conferimento emanati da questa Duirezione Centrale".
Ringrazione per l'attenzione e collaborazione.
ATTRIBUZIONE NUOVE GENERALITA' A SEGUITO CITTADINANZA
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Re: ATTRIBUZIONE NUOVE GENERALITA' A SEGUITO CITTADINANZA
Salve,
in effetti ci sembra piuttosto inconsueto il consiglio della prefettura soprattutto in merito alla richiesta di nuova notifica e nuovo giuramento.
L'ufficio cittadinanza invece pare abbia dimenticato la nota del ministero inviata nel 2018 in risposta ad analogo quesito posto dal Comune di Roncadelle, in prov. di Brescia (vedi allegato).
Ci sembra dunque di poter dire che l'interessata dovrà essere riconosciuta cittadina italiana dalla data del giuramento già effettuato, ma che alla stessa dovrà essere attribuito il cognome di cui all'atto di nascita da trascrivere e al decreto di concessione (corretto). In questo senso è consigliabile per il futuro chiedere agli interessati di presentarsi per il giuramento con l'atto di nascita (ed eventualmente di matrimonio) da trascrivere, in modo da anticipare eventuali incongruenze nei dati personali.
Per completezza alleghiamo anche le circolari n. 14424 del 23.12.2013 e n. 462 del 18.1.2019.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento,
cordiali saluti
in effetti ci sembra piuttosto inconsueto il consiglio della prefettura soprattutto in merito alla richiesta di nuova notifica e nuovo giuramento.
L'ufficio cittadinanza invece pare abbia dimenticato la nota del ministero inviata nel 2018 in risposta ad analogo quesito posto dal Comune di Roncadelle, in prov. di Brescia (vedi allegato).
Ci sembra dunque di poter dire che l'interessata dovrà essere riconosciuta cittadina italiana dalla data del giuramento già effettuato, ma che alla stessa dovrà essere attribuito il cognome di cui all'atto di nascita da trascrivere e al decreto di concessione (corretto). In questo senso è consigliabile per il futuro chiedere agli interessati di presentarsi per il giuramento con l'atto di nascita (ed eventualmente di matrimonio) da trascrivere, in modo da anticipare eventuali incongruenze nei dati personali.
Per completezza alleghiamo anche le circolari n. 14424 del 23.12.2013 e n. 462 del 18.1.2019.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento,
cordiali saluti
- Allegati
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- CIRC. n. 14424 del 23.12.2013.pdf
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- CIRC._N._462_DEL_18-01-2019.pdf
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- Nota_Ministero_Interno._Neo_cittadine_italiane._Annotazione_relativa_al_cognome.pdf
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