cittadino albanese vuole presentare domanda di cittadinanza per residenza.
dalle residenze storiche risulta però una interruzione di residenza causa cancellazione per irreperibilità di circa 3 settimane.
in particolare iscritto per la prima volta nel gennaio 2008 presenta una interruzione per irreperibilità nel periodo 8 agosto 2013 - 31 agosto 2013.
che conseguenze può avere questa circostanza sulla sua domanda di cittadinanza.
grazie
enrico giovannetti
arci pistoia
interruzione residenza nella richiesta di cittadinanza
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Re: interruzione residenza nella richiesta di cittadinanza
Salve,
la lettera f), art. 9, L. 91/1992 afferma:
"allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica"
dove "legalmente" significa per l'appunto che non vi sia stata cancellazione anagrafica. Si ricorda infatti che la cancellazione anagrafica avviene soltanto dopo dovuti controlli da parte dei VV.UU. e dopo il decorso di 1 anno/6 mesi dalla richiesta notificata dal comune di rinnovare la dimora abituale.
Il problema pratico è anche quello di compilare in modo corretto (senza dichiarare il falso) il modulo on-line di cui al portale:
https://nullaostalavoro.dlci.interno.it ... ero/Index2
Il modulo in questione alla sezione 12 richiede per l'appunto di autocertificare lo storico di residenza, indicando le date esatte per ogni indirizzo; qualora le date delle residenze non siano ininterrotte è lo stesso sistema informatico a indicare l'errore, non permettendo di fatto l'invio dell'istanza.
E' vero anche che vi sono sentenze discordanti sulla questione, allo stesso tempo vi è concordanza sul requisito della effettività della presenza in Italia del richiedente e sul fatto che un eventuale diniego da parte della P.A. dovrà essere motivato sulla questione specifica, prendendo quindi in considerazione eventuali osservazioni dell'interessato in merito alle circostanze che hanno portato alla cancellazione anagrafica da un lato e alla dimostrazione della effettiva residenza in Italia dall'altro.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento
Cordialmente
la lettera f), art. 9, L. 91/1992 afferma:
"allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica"
dove "legalmente" significa per l'appunto che non vi sia stata cancellazione anagrafica. Si ricorda infatti che la cancellazione anagrafica avviene soltanto dopo dovuti controlli da parte dei VV.UU. e dopo il decorso di 1 anno/6 mesi dalla richiesta notificata dal comune di rinnovare la dimora abituale.
Il problema pratico è anche quello di compilare in modo corretto (senza dichiarare il falso) il modulo on-line di cui al portale:
https://nullaostalavoro.dlci.interno.it ... ero/Index2
Il modulo in questione alla sezione 12 richiede per l'appunto di autocertificare lo storico di residenza, indicando le date esatte per ogni indirizzo; qualora le date delle residenze non siano ininterrotte è lo stesso sistema informatico a indicare l'errore, non permettendo di fatto l'invio dell'istanza.
E' vero anche che vi sono sentenze discordanti sulla questione, allo stesso tempo vi è concordanza sul requisito della effettività della presenza in Italia del richiedente e sul fatto che un eventuale diniego da parte della P.A. dovrà essere motivato sulla questione specifica, prendendo quindi in considerazione eventuali osservazioni dell'interessato in merito alle circostanze che hanno portato alla cancellazione anagrafica da un lato e alla dimostrazione della effettiva residenza in Italia dall'altro.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento
Cordialmente