ingresso dei famigliari di cittadini dell'unione

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Mauri.Clara
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ingresso dei famigliari di cittadini dell'unione

Messaggio da Mauri.Clara » mer set 23, 2020 7:05 pm

Una cittadina ucraina è coniugata con cittadino italiano da molti anni, ma non ha mai chiesto la cittadinanza italiana;vorrebbe ricongiungere la figlia di 36 anni. La figlia è coniugata con connazionale e vivono in Ucraina; la coppia per ora non ha figli. La madre vorrebbe avvicinare la figlia.
La figlia abita nel centro dell'Ucraina in una zona per ora non pericolosa per i conflitti che hanno attraversato il Paese in questi ultimi anni.La madre per ora non ha problemi di salute, tuttavia è anziana, diciamo in età da pensione e quindi pensando alla sua vecchiaia vorrebbe avere vicino a sé la figlia.
Effettivamente la giovane coppia che vive in Ucraina ha difficoltà economiche, ma non ha fortunatamente nessun motivo che possa giustificare una eventuale richiesta di protezione internazionale. Credo che sia soprattutto un motivo affettivo e di cura essendo lei e il marito italiano non più giovani.
In passato effettivamente sono venuti dei giovani ucraini che avevano la madre coniugata con cittadino italiano e anche se erano maggiorenni hanno ottenuto la carta di soggiorno come figli di coniuge di cittadino italiano, ma vivevano in zone esposte al rischio di conflitto bellico.
In questo caso essendo anche la figlia coniugata temo che la questura non consentirebbe il rilascio di una carta come figlio maggiorenne a carico.

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adirmigranti
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Re: ingresso dei famigliari di cittadini dell'unione

Messaggio da adirmigranti » gio set 24, 2020 12:28 pm

Salve,
nel caso di specie ci sembra di poter dire che sarà necessario innanzitutto che la madre chieda la cittadinanza italiana al fine di far valere, quanto meno, la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari ex art 19 del T.U. Immigrazione, invece che una carta di soggiorno per familiare di cittadino UE.

Ricordiamo infatti che la carta di soggiorno è riservata a:
a) il coniuge
b) i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni, o a carico, e quelli del coniuge
c) gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge
d) ogni altro familiare, qualunque sia la sua cittadinanza se è a carico o convive, nel paese di provenienza, con il cittadino dell'Unione titolare del diritto di soggiorno principale, o se gravi motivi di salute impongono che il cittadino dell'Unione lo assista personalmente.
Il problema, nei casi come quello di cui all'odierno quesito, è l'impossibilità di dimostrare la condizione di "a carico" dovendo risultare dalla documentazione fiscale del genitore, in particolare nel caso di figli maggiori di 21 anni e di ogni altro familiare.

Visto quanto sopra, riteniamo consigliabile per la madre procedere rapidamente con la richiesta di cittadinanza, dopodiché provare a chiedere di far entrare almeno la figlia con un visto per turismo e quindi, una volta avvenuto il giuramento, chiedere il rilascio alla questura del titolo di soggiorno. La figlia una volta regolarmente presente, avendo trovato un lavoro e maturato un reddito sufficiente potrà quindi ricongiungere il marito, procedendo con la normale procedura di richiesta del nulla osta al SUI e quindi di un visto per motivi familiari, consci del fatto che tale procedura sarà piuttosto lunga.

Cordialmente

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