cittadinanza iure sanguinis PROCEDURA

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Mauri.Clara
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cittadinanza iure sanguinis PROCEDURA

Messaggio da Mauri.Clara » sab feb 13, 2021 2:09 pm

Volevo avere la vostra collaborazione per conoscere in termini di legge quali sono le regole che il discendente di cittadino italiano entrato in Italia con passaporto di cittadino NON UE, deve seguirà per potere portare a termine la richiesta di cittadinanza italiana.
In passato le domande non erano molte e se la documentazione necessaria per dimostrare la discendenza era completa il cittadino straniero discendente da cittadino italiano chiedeva l'iscrizione anagrafica e diventava cittadino italiano prima della scadenza dei 90gg.
Io lavoro in questo ufficio dal 1992 e in tutti questi anni mi é capitato solo tre volte di dovere aiutare a compilare il kit per richiedere un permesso di soggiorno per attesa cittadinanza.
Purtroppo un anno fa e anche nuovamente a partire da questa estate la collega di stato civile ha ricevuto moltissime richieste e non è sempre possibile concludere le pratiche nei 90giorni comunque gli stranieri sanno che se la pratica non si concluderà presumibilmente nei 90gg dall'ingresso in Italia o in altro paese dell'Unione ( in questo caso debbono fare la dichiarazione di presenza negli 8 gg dall'ingresso) dovranno chiedere il permesso di soggiorno per riacquisto cittadinanza.
CASI PROBLEMATICI CHE FINORA NON SI ERANO VERIFICATI
A fine gennaio primi di febbraio sono arrivate attraverso il protocollo alla collega dello Stato civile alcuni fascicoli riguardanti 3 o 4 stranieri che volevano chiedere la cittadinanza italiana come discendenti di cittadini italiani eper questo motivo attraverso il protocollo inviavano la documentazione riguardante la dimostrazione della discendenza.
Purtroppo alcuni non hanno fatto la dichiarazione di presenza avendo fatto scalo in altro paese UE e cosa ancora più grave hanno inoltrato questa documentazione senza avere chiesto l'iscrizione anagrafica nel nostro comune o in altro comune entro i 90gg dall'ingresso.
E cosa altrettando grave si sono presentati all'anagrafe dopo avere inviato il kit postale.

L'anagrafe, correttamente secondo me non può accogliere la loro iscrizione anagrafica anche se presentano la ricevuta di inoltro del kit postale.
Su questo punto siamo tutti d'accordo l'iscrizione anagrafica doveva essere fatta prima dei 90gg dall'ingresso e esibendo la dichiarazione di presenza ove necessario.
Infatti per inoltrare il kit postale per richiesta acquisto cittadinanza italiana come discendenti di italiani é necessario inserire nel kit la documentazione attestante l'avvio di procedimento il che presuppone di avere già inoltrato la richiesta di iscrizione anagrafica
Mi sembra quindi corretto il comportamento dell'anagrafe che non può accettare la richiesta di iscrizione anagrafica neppure in presenza della ricevuta di inoltro de kit postale.
La collega dello Stato civile ritiene che dovrebbe riconsegnare questi fascicoli consegnati attraverso il protocollo in tempi ormai superiori ai tre mesi ai diretti interessati .
Ritengo che la Questura se la documentazione contenuta nel kit non é completa rigettarà la domanda; quindi gli interessati già ora irregolarmente presenti si vedrebbero poi rigettare il permesso di soggiorno dalla Questura.

Ritengo quindi che la collega di stato civile dovrebbe riconsegnare agli interessati i loro fascicoli e dovranno lasciare il suolo italiano il prima possibile per non compromettere ulteriormente la loro posizione.
Forse entrati già in ritardo in Italia dalla Francia, se non erro, non trovando subito un immobile da prendere in affitto hanno incominciato forse a chiedere informazioni a vari sportelli o altro e hanno sbagliato.
In termini di legge mi chiarite quale dovrebbe essere la procedura da seguire?
Il cittadino straniero discendente da cittadino italiano entrato regolarmente in Italia e regolarmente presente sul territorio dovrebbe innanzitutto cercare un alloggio, avere un regolare contratto d'affitto o eventualmente essere ospite di qualcuno che gli consenta di chiedere l'iscrizione anagrafica (proprietario o locatario con regolare contratto d'affitto), chiedere l'iscrizione anagrafica quindi consegnare la documentazione dimostrante la sua discendenza da avo italiano allo stato civile il prima possibile; qualora i tempi necessari per acquisire la cittadinanza italiana saranno presumibilmente più lunghi di 90 giorni dopo avere ricevuto dall’ Ufficio di Stato civile la dimostrazione di avvio di procedimento inoltrerà richiesta di permesso di soggiorno per attesa cittadinanza.

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adirmigranti
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Re: cittadinanza iure sanguinis PROCEDURA

Messaggio da adirmigranti » lun feb 15, 2021 10:53 am

Salve,
le confermiamo che la procedura di riconoscimento di fronte al comune è possibile solo se in regola con l'ingresso è il soggiorno e quindi con la possibilità di chiedere preventivamente l'iscrizione anagrafica.
Ci sembra possa essere una buona scheda sintetica sul tema quella del Comune di Carrara, anche se hanno invertito la necessità della dichiarazione di presenza, necessaria per coloro che hanno fatto scalo in altri paesi Shengen e che quindi hanno un timbro sul passaporto alla frontiera non italiana: https://web.comune.carrara.ms.it/pagina ... liana.html

la procedura in dettaglio è disciplinata dalla circolare del Ministero dell'Interno K28.1/1991: https://www.esteri.it/mae/normative/nor ... 8_1991.pdf

Per quanto riguarda i termini per la conclusione del procedimento, soltanto il D.M. 57/2004 del Ministro degli Esteri, alla Tabella 4 (https://www.esteri.it/MAE/normative/dmae5.1.04.pdf), stabilisce come durata del procedimento una durata massima di 240 gg., termine che dovrà essere rispettato dai consolati per quel che riguarda le richieste di riconoscimento di cittadini residenti all'estero; dovrà essere invece il Comune stesso a stabilire con apposito regolamento un termine per i procedimenti di propria competenza: da una rapida ricerca il range varia molto, dai 180 gg. di alcuni Comuni più piccoli ai 540 gg. di Firenze.

A disposizione per ogni eventuale chiarimento,
cordiali saluti

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