pse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

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Mauri.Clara
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pse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

Messaggio da Mauri.Clara » mer set 02, 2020 7:23 pm

Una coppia di cittadini dell' America latina titolari di Pse per Protezione sussidiaria si sono rivolti al nostro Ufficio per consigli sul rinnovo del loro permesso; poichè sono diventati genitori da pochi giorni hanno atteso di inoltrare la richiesta di rinnovo, ormai alla fine della validità del pse, che infatti scadrà fra 10gg.
Quando si presentarono nel nostro ufficio una settimana fa, dissi loro che quest'anno era meglio rinnovare il Pse sempre per protezione sussidiaria; infatti non avevano una certificazione per l'italiano e dovevano ancora chioedere il certificato per l'idoneità della casa.
Era per questa coppi che la Questura settimana scorsa mi aveva detto di inviare la richiiesta di rinnovo con kit postale (risposta che mi aveva sollecitato a scrivervi per avere un vostro consiglio).
Ormai rassegnata a preparare il kit ( in questo momento é difficile avere appuntamenti in Questura),ho scritto e non hanno rispost,quando oggi raccolgo dalle loro mani la documentazione e chiedo se hanno timbri sui loro passaporti mi dicono che l'anno scorso sono andati per un breve periodo nel Paese per trovare i loro famigliari infatti la madre della moglie è poco dopo deceduta.
Mi sono così trovata di fronte ad una nuova difficoltà.
L'unica nota positiva è che hanno la dichiarazione dei redditi del 2020 che dimostra che hanno il requisito di reddito necessario per la loro famigli, costituita da loro e dal primogenito di pochi giorni.
Ho raccomandato di iscriversi subito per il test di italiano e di chiedere al comune la certificazione dell'alloggio.
Non so se sia possibile inoltrare momentaneamente una richiesta di conversione senza allegare i requisiti della lingua italiana e dell'alloggio o se debbano chiedere il rinnovo per protezione sussidiaria e poi qualora non fosse loro concesso, a causa del rientro nel Paese d'origine, chiedere la conversione in lavoro.
Infine la moglie lavorava come colf, ma essendo in gravidanza credo che nel 2020 abbia lavorato solo pochi mesi e forse non le è stata riconosciuta la maternità; il reddito del marito non é sufficente per tutta la famiglia; temo quindi che abbiano un reddito sufficente nella dicharazione dei redditi congiunta del 2020 ma che non possano confermar mel 2020 il requisito del reddito.
Infine supponendo che il marito possa convertire da Protezione sussidiaria in lavoro, la moglie se non ha diritto alla maternità che temo non abbia, potrebbe convertire da protezione sussidiaria a famiglia integrando il suo reddito con quello del coniuge.

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adirmigranti
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Re: pse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

Messaggio da adirmigranti » gio set 03, 2020 6:15 pm

Salve,
come al solito le dobbiamo chiedere di eliminare i "forse", i "credo" e i "mi pare", prima di inoltrare un quesito, per evitare di doverle rispondere con altrettante ipotetiche, nella migliore delle ipotesi, se non di disapprovare e cancellare il quesito, nella peggiore.

Detto questo riteniamo che, sia nel caso di richiesta di rinnovo che nel caso di richiesta di conversione, la questura potrebbe decidere per una revoca, anche se non vi è un vero e proprio automatismo: la conversione doveva essere richiesta opportunamente, ed ottenuta, prima di recarsi nel paese di origine, non dopo. In ogni caso proceda con l'invio del kit (che non sappiamo però indicarle con quale codici di permesso in possesso e richiesta nel caso di rinnovo per sussidiaria) e vediamo quale sarà la decisione della Questura.

Ricordiamo anche che il titolare del permesso per protezione internazionale ha certamente diritto alla maternità, per cui davvero non comprendiamo cosa intenda quando scrive "la moglie se non ha diritto alla maternità che temo non abbia". Ci auguriamo che il servizio sociale o l'urp del suo Comune non abbiano gli stessi dubbi o timori...

Non sapendo cosa altro aggiungere,
cordiali saluti

Mauri.Clara
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Re:situazione molto difficilepse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

Messaggio da Mauri.Clara » gio set 03, 2020 7:36 pm

vi ringrazio; per quanto riguarda la maternità ho lasciato il forse non perchè non so se hanno o non hanno diritto in base al titolo di soggiorno che possiedono, ma perchè non avevo in mano nulla per quanto riguarda il rapporto di lavoro della moglie e avendo fretta di avere una vostra consulenza ho ipotizzato: se la moglie non avesse diritto alla maternità che tipo di permesso potrebbe chiedere, un permesso per famiglia?
Il marito doveva portarmi i passporti e la dichairazione dei redditi 2020 per affrettarci a chiedere il rinnovo per protezione sussidiaria; quando ho aperto i passaporti mi sono trovata le carte in tavola cambiate.
Avevo già raccomandato loro di fare il prima possibile il test di italiano perchè mi sembrava che desiderassero passare al pse lungo soggiornanti, ma per ora essendo i permessi prossimi alla scadenza non potevano dimostrare i requisiti richiesti.
Quindi si era deciso di rinnovare per protezione sussidiaria e in futuro di chiedere il pse lungo soggiornanti; hanno lasciato professioni importanti nel loro paese, ma hanno fatto fatica ad inserirsi.
Quando vengono da Paesi da cui non abbiamo altri immigrati presenti fanno molta più fatica ad inserirsi.
Finchè non ho i documenti del rapporto di lavoro in mano non posso dire veramente nulla sulla maternità; spiegando al marito che potranno chiedere l'assegno doi maternità e che qualora la moglie percepisca l'indennità di maternità lo deve dichiarare nella domanda per assegno di maternità da presentare al comune , il marito non mi ha saputo precisare nulla, ma non avevo dato loro l'appuntamento per informare e sua ssegno di maternità altre indennità che potrebbero richiedere per la nascita del figlio , l'appuntamento era per il rinnovo dei permessi.
Il marito non mi ha saputo dare una risposta precisa e io non mela posso inventare. Quello che mi stava a cuore chiedervi era il problema del permesso di entrambi e ancora di più quello della moglie perché qualora il rapporto di lavoro fosse stato chiuso prima della gravidanza, non sapevo se potesse chiedere un permesso per famiglia ammesso che il marito abbia i requisiti di reddito.
Invece non so veramente come aiutarli se essendo la situzione così complicata sia più favorevole chiedere provvisoriamente il rinnovo per protezione sussidiaria e poi sperare che lo possano eventualmente convertire; cosa che capisco incerta perin base alla consulenza che mi avete inviato ora e in passato
Ricordavo benissimo che in passato vi avevo inviato una consulenza per un altro titolare di protezione sussidiaria che da anni non rientra nel paese d'origine alllora e ora sempre in guerra, voleva andare a trovare la madre e voi mi avevate precisato che era necessario che prima convertisse il permesso di soggiorno per proteezione sussidiaria in PSE lungo soggiornanti; quando mi sono trovata di fronte a questi passaporti mi é molto dispiaciuto per i diretti interessati,persone molto riservate, con un buon livello di istruzione nel Paese d'origine , ma con pochi contatti con altri immigrati e quindi poco informati; no capisco a chi si siano rivolti prima di rientrare nel Paese d'origine sia pure per un motivo umanamente assolutamente giustifiabile e sono rimasti veramente solo 10 gg.
Non credo che ci siano le condizioni per consentire loro di rientrare nel loro Paese.

Questo è quanto ho voluto precisare.

Non so veramente come sia meglio preparare questo kit, rinnovando per protezone debbo inventarmi tutto e non credo che possano dichiarare asilo che é quello che spiegavo in Questura, e se chiedo conversione non posso ora dimostrare i equisiti e non so se poi qualora la questrua non accetti conversione possano richiedere la protezione sussidiaria.
Più ci penso e più non so come consigliarli.

Mauri.Clara
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Re: seconda integrazione su pse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

Messaggio da Mauri.Clara » ven set 04, 2020 5:22 pm

Poiché ho visto che gentilmente avete approvato la mia integrazione inviata ieri voglio precisare sul caso che la moglie ha sempre il contratto di lavoro ed é in maternità il marito siccome non era l'argomento che stavano approfondendo non mi aveva capito.
Ieri sera mi ha telefonato e mi ha detto che si erano iscritti entrambi per il test di italiano e ho già le ricevute dei test in mano; chiederò alla prefettura se sanno già quando sarà fatta la prossima prova; poi ho consegnato oggi al marito il modulo per la richiesta della certificazione di idoneità alloggiativa-
Purtroppo hanno un contratto d'affitto di natura transitoria di una anno e non capisco perché.Questa coppia é troppo educata e riservata,
per quello fanno fatica ad inserirsi e per quello non volevo che uscissero dalla protezione internazionale; loro in realtà ho intuito ce speravano di potere chiedere un Pse lungo soggiornati perché illimitato, non so se sarà possibile perché qualora si decida di inoltrare il kit chiedendo la conversione in pse lungo soggiornanti non possiamo dimostrare i requisiti nel momento della spedizione e quindi ci potrebbe essere contestato il rilascio. Potrebbero inserire nel kit per ora le richiesta del test per A2 e per certificazione dell'alloggio
Comunque il fatto che la moglie sia in maternità mi ha molto rassicurato perché vuole dire che potrà dimostrare speriamo di avere un lavoro anche cessato il periodo di maternità e potrà integrare il reddito del marito anche nel 2020 anche se in modo temo meno consistente.
le domande sono due se decidessero di chiedere la conversione in
-pse lungo soggiornanti potrebbe eventualmente la questura se ritiene che i requisiti non son o dimostrati prima della scadenza del permesso rilasciare ad entrambi almeno un permesso per lavoro?
oppure qualorta lei cessato il periodo di maternità non potesse riprendere il lavoro potrebbero ottenere lui un pse per lavoro e lei per famiglia?
- oppure in questa situazione é meglio chiedere il rinnovo per protezione sussidiaria e poi eventualmente aspettare che la questura ci dica che devono convertire? ma inoltrando il kit e avendo loro protezione sussidiaria e chiedendo nuovamente protezione sussidiaria devono dichiarare facendo il kit delle cose false invece facendo conversione é meno pesante si adatta meglio al kit soprattutto se dovessi chiedere un pse per lavoro ma anche se chiedessi un pse lungo soggiornanti che non credo otterranno.
mi scuso ma ho in mano un mucchio di situazioni complicate per motivi diversi e non vorrei far fare degli errori agli interessati.

Con la Questura in questo momento è molto difficile collaborare anche solo per chiarimenti sulla normativa; questo mi rende molto affaticata perché collaborando ci si arricchisce sempre.

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adirmigranti
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Re: pse per protezione sussidiaria e rientro nel Paese d'origine

Messaggio da adirmigranti » mar set 08, 2020 11:29 am

Salve,
da un lato non possiamo che ribadire il fatto che il kit possa essere usato solo per i casi di cui trova all'interno dello stesso i codici relativi al permesso in possesso e in richiesta, dall'altro che la valutazione sulla richiesta di rinnovo della protezione piuttosto che la richiesta di conversione in lavoro o rilascio del permesso UE debba necessariamente essere fatta dagli interessati sulla base delle considerazioni di sostanza e di forma che deve fare lo sportello di I° livello a cui gli stessi, con fiducia, si rivolgono.

Ovviamente, qualora vi siano tutti i requisiti di cui all'art. 9 del T.U., la cosa migliore sarebbe certamente chiedere e ottenere il permesso UE; in seconda istanza ci sembra consigliabile un rinnovo per protezione sussidiaria, lasciando come ipotesi residuale la conversione del permesso in lavoro.

In conclusione riteniamo anche che la questura abbia il dovere di precisarle quale sia la procedura, la prassi da porre in essere a seconda dei casi, mentre per quel che riguarda la normativa è necessario e comunque auspicabile che gli operatori di I° livello abbiano già un quadro chiaro della stessa, avendo tutti gli strumenti per rispondere agli utenti.

Cordialmente

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